27.10.08
libreria libertaria
LIBRI MATTIA
la libreria libertaria di Mattia Giurelli
Pubblichiamo l'album fotografico dei libri appartenuti a Mattia Giurelli e che sono attualmente custoditi al Dominio Collettivo di Porchiano, insieme con il suo proiettore cinematografico e la macchina da scrivere a tastiera americana. Si tratta di foto scattate a mano libera da Pasquale Comegna su frontespizi, pagine e illustrazioni.
Sfogliando questo album, si accede all'universo culturale e letterario di Mattia Giurelli ma non soltanto al suo, perché vari volumi sono timbrati del Social Culture Club di Paterson, USA. Si può intuire perciò anche l'universo di letture di una comunità, cui la storiografia pure marxista, non ama troppo dedicare attenzione: sono gli italiani anarchici degli Stati Uniti... i compatrioti di Sacco e Vanzetti.
Nell'album fotografico online, le immagini sono forzatamente ridotte per numero e dimensioni.
Così abbiamo disponibile anche un CD in due cartelle:
- Rullino. Contiene le 230 foto originali di Pasquale.
- Proiezione. Slide Show di 70 fotografie, tutte scelte e ordinate da Luciano, a suo giudizio e arbitrio personale.
Questa iniziativa è criticabile sotto vari profili.
Sotto il profilo artistico, si potrebbe obiettare che Mattia non è un artista e dunque non ha senso presentarlo in un Blog che invece sarebbe dedicato all'arte, sia pure a lui intitolata (1). Si può rispondere genericamente che non esistono definizioni univoche di "arte" e di "artista": le migliori correnti dell'arte contemporanea sono essenzialmente ridefinizioni di senso, ambito e funzionamento dell'arte.
Più precisamente, si può anche rispondere che Mattia fu indubbiamente un operatore nell'Arte Pubblica (2), prima a Paterson e poi a Porchiano. Più banalmente, si può infine rispondere che Mattia ha fatto molto cinema e, visto che il cinema è la decima arte, Mattia è un artista del cinematografo, quanto più o meno lo sono Fellini o Buñuel.
Sotto il profilo storiografico, si può criticare il dilettantismo archivistico: questa documentazione è priva qualsiasi apparato bibliografico... non si sono neppure i contati i volumi. Verissimo ma, per lo meno, si segnala l'esistenza di una singolare biblioteca, oltre che ai ricercatori professionali, anche a tutti gli utenti di internet.
Purtroppo, molti fondi culturali se pure non scompaiono, restano invisibili, in assenza di progetti dedicati alla loro conservazione, studio e divulgazione. Altri fondi sono invece sequestrati da agenti di custodia e tenutari di beni culturali, che ne fanno la loro privata riserva di caccia e ricerca puramente accademica.
Questa criticabile iniziativa vorrebbe ostacolare entrambe le sciagure ed è, per il momento, pressoché l'unico riferimento online sulla figura e l'opera di Mattia Giurelli.
NOTE
(1) ArteMattia http://artemattia.blogspot.com
(2) Arte Pubblica in senso attivo e radicalmente diversa dalla "Public Art" passiva istituzionale. Vedi Istituto Arti Pubbliche
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